
Negli ultimi anni ho notato che stanno andando molto in voga le ventole termiche e ho deciso vedendo le varie domande nel web di farne un articolo.
Per chi non le conosce le ventole termiche sono delle ventole di metallo da applicare su una superficie calda (es. dai 50~250 gradi c) che diffondono aria calda nell’ambiente circostante, voi direte: “e allora?” È una semplice ventola”. E invece no, perchè indovinate un pò? Non hanno cavi di alimentazione e non hanno bisogno di energia elettrica per funzionare. No non viene prodotta dagli allievi di Hogwarts , o da Merlino stesso, non è magia ovviamente ma semplice tecnologia.
COME È FATTA UNA VENTOLA TERMICA?
Una ventola termica è composta da un motore elettrico collegato a delle pale, un telaio in metallo termoconduttore, e il suo cuore, il suo generatore di tensione elettrica, “La cella di Peltier”. Sfruttando il calore dalla superficie dove viene collogata essa genera corrente elettrica che viene inviata alla ventola creando così uno spostamento d’aria.
PASSIAMO AL LATO TECNICO
Vi descrivo ora il principio di funzionamento della cella di peltier, il suo nome deriva da Jean Charles Athanase Peltier.
La cella di peltier è un dispositivo termoelettrico, una vera e propria pompa di calore allo stato solido, ha la forma di una piastrina metallica con un cavo elettrico attaccato. La sua caratteristica principale è quella di generare calore da una delle due superfici e sottrarre calore dalla superficie opposta quando essa viene alimentata con corrente continua.
In sostanza se gli si da corrente elettrica, da un lato raffredda, e nell’altro riscalda, invertendo la polarità si invertono i lati caldo-freddo.
Ma ha anche un altro scopo, ovvero, generare corrente elettrica se da un lato viene riscaldato (appunto la superficie bollente di una stufa accesa) e l’altro raffreddato (Dissipatore posto dietro alle pale della ventola).
Utilizzando la differenza di temperatura tra le due superfici genera elettricità, maggiore è questa differenza potenziale, maggiore sarà l’elettricità prodotta.
Ovviamente non all’infinito, ci sono dei limiti costruttivi da rispettare, pena la distruzione della cella stessa. Quindi nel caso delle ventole termiche viene usata per produrre energia elettrica per il suo funzionamento, ma in altri dispositivi viene utilizzata come pompa di calore ovvero alimentata preleva calore da una superfice e la trasferice all’altra..esempio facile, avete presente i frigoriferi portatili? Quelli alimentati a 12volt tramite presa accendisigari? Ecco li il lavoro sporco la fa la cella di peltier, prelevando calore dall’interno del box dove sono disposte le bevande e dispersa attraverso un dissipatore e ventola fuori dal box.
CONCLUSIONI E CONSIGLI FINALI
Se avete una stufa e volete aumentarne l’efficienza distribuendo meglio il calore nell’ambiente circostante a spesa elettrica pari a 0, vi consiglio di acquistarne una perchè aumentare l’efficenza di un qualsiasi dispositivo calorifero, con una spesa minima e a costo di utilizzo pari a nulla, è sempre vantaggioso. Vi dò un paio di consigli in merito perchè ho notato che non sapendo il principio di funzionamento, alcune persone si sono lamentate che il dispositivo in questione sia utile solo a scopo didattico. Questo per via della bassa velocità. Cosa molto errata e vi dico il perchè; in primo luogo, la ventola termica va posizionata in un punto caldo della stufa, e come descritto prima, più è calda la superfice a contatto con essa, maggiore sarà la velocità della ventola (di solito 200 gradi sono ottimali) ma non deve superare la sua temperatura massima (di solito 350gradi) e secondo, anche una bassa velocità comunque sposta aria calda nell’ambiente in confronto al moto passivo, aumentando l’efficienza della stufa.
Ora che sapete come funzionano non potete rimanere delusi dall’acquisto delle vostre ventole termiche.